Descrizione
Il nome botanico della Spirea ulmaria deriva da Ulmus (= olmo) a causa della somiglianza della struttura della foglia a quella dell’Olmo. Viene anche chiamata “regina dei prati” perchè svetta al di sopra della maggior parte delle piante di prato dalle quali si distingue per i fiori appariscenti.
La Spirea ulmaria è una pianta erbacea perenne appartenente alla Famiglia delle Rosaceae con fusti eretti scannellati e venati di rosso alti fino a 150cm. L’infiorescenza è un grappolo profumato fitto di fiori bianco-giallastri. E’ comune in tutta Europa e Nord America, dove predilige i terreni umidi. La droga è costituita dalle parti aeree fiorite ed essiccate.
Il fitocomplesso della Spirea ulmaria contiene flavonoidi, vitamina C, oli essenziali, sali minerali, tannini e derivati salicilici (aldeide salicilica, salicilato di metile, salicilato di etile) ben conosciuti grazie all’acido acetilsalicilico, principio attivo dell’aspirina. Gli effetti terapeutici sono a grandi linee comuni alla Spirea; quest’ultima è tuttavia priva di effetti gastrolesivi. Considerato un “salicilato vegetale”, inibisce la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti e per questa ragione può essere considerata una valida alternativa all’aspirina di sintesi.
La Spirea ulmaria viene tradizionalmente impiegata per:
- il drenaggio dei liquidi corporei;
- la funzionalità delle vie urinarie;
- la funzionalità articolare;
- la funzione digestiva;
- la funzionalità del sistema digerente;
- la regolarità del processo di sudorazione.
MODO D’USO
Uso interno
Infuso: 3g in 100g di acqua bollente; infusione 10-15 minuti, bere 3 tazzine al giorno.
Uso esterno
Infuso: 3g in 100g di acqua bollente; infusione 10-15 minuti, lasciare raffreddare l’infuso che può essere impiegato in lozioni ed impacchi alle articolazioni tumefatte e dolenti.
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