Descrizione
Il nome della specie “ostruthium” deriverebbe da successive trasformazioni di un termine tedesco tradotto nel latino medioevale. “Peucedanum”, invece, rimanda a péuke (pino) e dànos (amaro, probabilmente riferito alla resina).
Nel XVII secolo l’Imperatoria godette della massima considerazione da parte dei fitoterapisti, da cui il nome di “Imperatoria” per le molteplici proprietà medicamentose.
Il primo a descrivere e classificare la specie fu Linneo, il padre della moderna classificazione biologica e scientifica degli organismi viventi.
L’Imperatoria è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Apiaceae. E’ comune nei prati e nei boschi delle zone montane e subalpine, a quote tra i 1300 e i 2000 m. Spesso forma fitti cespugli ai bordi dei sentieri montani.
Facilmente riconoscibile per l’intenso aroma, che ricorda quello del Sedano e dell’Angelica, l’Imperatoria viene utilizzata per aromatizzare alcuni tipi di formaggi e per la preparazione di liquori (Chartreuse, Benedictine).
La droga è costituita dal rizoma (fusto sotterraneo) in taglio tisana tradizionalmente impiegato per:
- la funzione digestiva;
- la regolare motilità gastrointestinale ed eliminazione dei gas;
- la fluidità delle secrezioni bronchiali;
- l’azione tonica (stanchezza fisica e mentale).
MODO D’USO
Infuso: su un pugno di rizoma spezzettato versare un litro di acqua bollente e coprire, lasciare in infusione per 20-30 minuti, filtrare e bere durante l’arco della giornata.
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