Descrizione
Il nome del genere è di origine latina con significato di “viscidus o viscosus” per il succo appiccicoso contenuto dalle bacche. Altri autori fanno risalire il genere alla cività celta con il significato di “arbusto” di cui veneravano specialmente quello che parassitava la quercia. L’epiteto della specie è riferito al colore bianco delle bacche.
Il Vischio, presente in Europa già nel periodo dell’ultima grande glaciazione, si è adattato nel tempo ad essere ospitato da molteplici specie di piante, sviluppando per ognuna di esse, peculiari caratteristiche sia spazio-ecologiche che morfologiche, anatomiche o fisiologiche.
Il Vischio nell’antichità era considerato una pianta sacra. All’epoca dei Celti, i sacerdoti, detti druidi, usavano il Vischio per ottenere infusi e pozioni contro qualsiasi malattia. Il Vischio viene ufficialmente menzionato nelle farmacopee verso la fine del secolo scorso, tempo in cui furono scoperti e sperimentati per la prima volta i suoi principi attivi: proteine (viscotossina e lectina), flavonoidi, polifenoli e polisaccaridi.
Pianta particolare dal punto di vista biologico, tradizionalmente considerata sacra, curativa e di valore artistico, il Vischio suscita ancora oggi un particolare interesse sia scientifico che generale. Le prime ricerche sulla sua biologia risalgono alla prima metà del XX secolo allorché questa pianta venne a trovarsi al centro dell’attenzione generale e in particolar modo di quella del mondo forestale; nel 1918 fu Coaz a studiare e descrivere per la prima volta la distribuzione del Vischio.
Il Vischio è un’arbusto parassita che affonda le radici nei tronchi di vari alberi e si alimenta della loro linfa. Ha la forma di un grosso cespuglio rotondeggiante con rami sempreverdi. I fiori sono riuniti in fascetti e le bacche sono globose e contengono un liquido vischioso (da cui prende il suo nome) e biancastro. Il genere Viscum conta circa 70 specie a foglia persistente; 40 delle quali si trovano in Africa e le altre 30 in Europa, Asia e Australia.
La parte medicamentosa del Vischio è rappresentata dalla pianta intera e dai rametti fogliati. Le bacche invece non sono utilizzate.
Il Vischio viene tradizionalmente impiegato per:
- l’azione antiossidante;
- il metabolismo dei lipidi;
- la regolarità della pressione arteriosa.
MODO D’USO
Infuso: 2g in 100g di acqua bollente; infusione 10-15 minuti, bere 1-2 tazze al giorno.
Polvere: 1g per dose miscelata con un po’ di miele o altro alimento/liquido, 2-3 dosi al giorno.
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