Stress da rientro vacanze: affrontarlo con le erbe
Sei milioni: questo il numero degli italiani che soffrono di stress da rientro. Non si tratta di una vera e propria patologia ma di quella improvvisa condizione di disagio, spossatezza e depressione che sopraggiunge al relax del meritato riposo.
Il rientro dalle vacanze viene spesso vissuto con ansia, con preoccupazione e con la sensazione di non riuscire a fronteggiare tutti gli impegni che durate l’anno affrontiamo invece con una certa disinvoltura e con buono spirito organizzativo.
Lo scontento e la tristezza per le vacanze finite possono riflettersi sul piano somatico determinando la comparsa di:
- astenia;
- calo dell’attenzione;
- mal di testa;
- scarsa energia;
- diffuso senso di malessere;
- disturbi digestivi
- dolori muscolari;
- insonnia;
- sbalzi d’umore.
A livello comportamentale è importante:
- non fare crollare subito le ore di sonno, passando dalle 8-9 ore dell’estate alle 5-6 invernali;
- riprendere le consuete attività con gradualità;
- fare movimento;
- esporsi alla luce del sole;
- imparare a rilassarsi, magari con esercizi yoga e tecniche di meditazione;
- concedersi del tempo per se stessi.
Alcuni comportamenti alimentari aiutano a contrastare lo stress:
- bere acqua ricca in magnesio;
- consumare i cereali integrali, soprattutto con la prima colazione, riso integrale, ortaggi verdi, fagioli e banane;
- consumare pesci, crostacei e frutti di mare, ricchi in magnesio, taurina e vitamina B6;
- ridurre il consumo di caffè e alcol, in quanto accrescono l’eliminazione urinaria di magnesio.
A livello fitoterapico le piante che ci permettono di superare questo delicato momento di transizione sono:
- la Rodiola rosea. Pianta adattogena di origine siberiana, è in grado di promuovere un adattamento e quindi una resistenza dell’organismo a qualsiasi forma di stress, come quello da rientro. Aumenta la resistenza fisica agli sforzi e aiuta a superare gli stati depressivi legati anche al diminuire delle ore di luce, tipico dell’autunno-inverno. Stimola la produzione di serotonina contrastando i disturbi dell’umore e dell’ansia, potenziando memoria, attenzione e apprendimento. Riduce inoltre l’impatto dei fattori di stress sul sistema nervoso, aiutando a ridurre i tempi di recupero e contrastando i disturbi del sonno.
- l’Eleuterococco. Indicato in caso di surmenage fisico, psichico e intellettivo a tutti i soggetti astenici, debilitati o convalescenti.
- il Ginkgo biloba. E’ la pianta più antica e una delle poche specie palmate sopravvissute, vero fossile vivente. Presenta un’elevata resistenza alla siccità, al freddo e all’inquinamento atmosferico. Oltre 400 studi condotti in tutto il mondo hanno evidenziato che il Ginkgo biloba è un vero e proprio “fitofarmaco”, capace di migliorare la memoria e la concentrazione facilitando l’attività dei neurotrasmettitori, rallentando il processo di invecchiamento e attivando la produzione di energia.
- la Schisandra. Pianta originaria della Cina, dall’azione tonificante, migliora la memoria e combatte la depressione. Migliora le prestazioni fisiche prima e dopo una gara, è in grado di ridurre l’acido lattico durante lo sforzo fisico per ridurre la frequenza cardiaca e respiratoria. Possiede inoltre un’azione epatoprotettiva.
- lo Zenzero. Svolge un’azione stimolante, con particolare attenzione al sistema digerente.
Un’altro aiuto dal punto di vista ricostituente è rappresentato dal Polline, grazie all’elevato contenuto di amminoacidi liberi direttamente assimilabili e alle vitamine del gruppo B. Le vitamine del complesso B sono indispensabili al funzionamento del sistema nervoso e contribuiscono ad aumentare i livelli di energia.
Il Ferro è necessario sia alla produzione di energia sia alle funzioni immunitarie ed è un componente dell’emoglobina che trasporta l’ossigeno nel flusso sanguigno. Viene spesso impiegato a scopo terapeutico contro i sintomi dell’affaticamento.
Un altro nutriente essenziale è il magnesio, minerale necessario per quasi tutti i processi biochimici che avvengono nell’organismo. E’ essenziale: nella riparazione e nella conservazione delle cellule, nel processo di produzione di energia, nella trasmissione degli impulsi nervosi, per la contrazione e il rilassamento dei muscoli (compreso il cuore), per avere un buon sonno ristoratore e per il tono dell’umore.
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