Miele di Manuka, quali sono le sue proprietà?
Il miele di manuka
La pianta da cui si ricava il miele di manuka è il Leptospermum scoparium. Appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, si presenta come un arbusto sempreverde compatto, di altezza e larghezza inferiore ai 2 m. Da questa specie, diffusa in Australia orientale e su tutto il territorio della Nuova Zelanda, attraverso il lavoro delle api, si ottiene il prezioso miele di Manuka.
In Australia il Leptospermum scoparium si è evoluto, in seguito a periodi di prolungata siccità, sviluppando strategie di sopravvivenza peculiari. Tra queste la capacità di rilasciare i semi in seguito a un incendio, il che lo rende, insieme alle modeste esigenze in termini di fertilità del terreno, un rapido colonizzatore. In Nuova Zelanda, la pratica di incendiare parti di foresta per far spazio a nuovi pascoli ha favorito la larga diffusione odierna di questa specie. Questa specie domina tutti gli habitat estremi dove lo sviluppo di altre piante è ostacolato da fattori climatici e ambientali. Ad esempio cresce nelle zone molto umide e allagate, in zone aride e montuose così come sulle dune costiere salmastre. Predilige i costoni rocciosi esposti alle intemperie, i suoli infertili e instabili, preferibilmente a pH acido.
Grazie alla sua ampia distribuzione e alla grande quantità di nettare prodotto dai suoi numerosi fiori, Leptospermum scoparium è una delle piante preferita dalle api. Il miele di manuka si presenta di colore ambrato e sapore particolare. Sebbene le proprietà di questo miele siano conosciute da molto tempo in Nuova Zelanda, fino a poco tempo fa esso veniva impiegato esclusivamente per uso alimentare.
Le proprietà antibatteriche del miele di manuka
I primi studi scientifici condotti in modo razionale risalgono a poco più di 20 anni fa (1991). Già allora si notò, indagando sulle proprietà antibatteriche di differenti tipi di miele monofora, che quelle del miele di manuka erano superiori alla media. Questa caratteristica del miele di manuka dipende dalla presenza di una sostanza denominata MGO (metilgliossale) a diverse concentrazioni. In commercio esistono diverse varianti di concentrazione in MGO che viene espressa in mg/kg, ad esempio 100, 250, 400, etc. La presenza del MGO è di primaria importanza per l’attività antibatterica del miele di manuka, rendendolo indicato nell’azione contro molti ceppi di microrganismi, molti dei quali antibiotico-resistenti.
Il miele di manuka ha proprietà antisettiche, utili in caso di tosse, sindrome influenzale, bronchite, faringite, laringite. Nei confronti di Helicobacter pylori, responsabile di alcuni tipi di ulcera gastrica, il miele di manuka ha un’attività inibitoria in soluzione già al 5% di concentrazione. Utilizzando altri tipi di miele non si è riusciti ad avere un’efficace inibizione neanche con soluzioni superiori al 40%.
Come si assume il miele di manuka?
Ne va preso un cucchiaino piccolo e raso 20 minuti prima dei tre pasti principali della giornata. Il miele di manuka MGO100 supporta il sistema immunitario e migliora il benessere generale, MGO250 invece è ideale per contrastare vari problemi come reflusso gastrico, bruciore di stomaco, sindrome da colon irritabile ed Helicobacter.
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