Il fumo e le erbe

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Gli effetti negativi del fumo nonostante si ripercuotano su tutto l’organismo, interessano in particolar modo alcune aree del nostro corpo:

  • Le vie respiratorie spesso colpite da disturbi irritativi (faringite, laringite, bronchiti croniche, enfisema ecc…).
  • Il sistema cardiocircolatorio (aritmie, extrasistoli, arteriosclerosi, predisposizione all’infarto ecc…).
  • Il sistema nervoso e neurovegetativo (vertigini, diminuizione dell’attenzione, della memoria e della capacità di apprendimento ecc…).
  • Le degenerazioni connettivali (ad esempio la paradontosi).

Nell’insieme, il quadro che il tabagismo disegna è quello di un organismo precocemente senile: il tabacco inibisce l’assorbimento di Vitamina B e C favorendo la produzione di radicali liberi, principali responsabili nel favorire l’invecchiamento biologico dell’organismo.

Proprio per contrastare l’invecchiamento precoce vengono in aiuto fitocomplessi radical scavengers (=spazzini di radicali liberi):

  • Il Ginkgo biloba ha un aspetto polifunzionale sull’organismo del fumatore, non solo come pianta antiossidante, ma anche come spasmolitico bronchiale e come drenante biliare ipocolesterolemico. Inoltre il Ginkgo è indicato come regolatore vasomotorio in presenza di lievi parestesie e formicolii alle mani, problemi spesso frequenti anche in giovani ma accaniti tabagisti.
  • La Rosa canina, l’Acerola e il Camu camu, piante eccezionalmente ricche di vitamina C, sono indicate per contrastare lo stress ossidativo, in quanto il fumo ne riduce l’assorbimento.
  • Il Tè verde svolge un ruolo importante nel contrastare i danni causati dal fumo, nella riduzione delle malattie cardiovascolari e nella protezione antitumorale, inoltre aumenta la broncodilatazione.
  • La Curcuma previene malattie infiammatorie croniche polmonari come la bronchite cronica da fumo oltre ad inibire la proliferazione delle cellule cancerose.
  • La Centella asiatica, pianta dell’”eterna giovinezza” agisce come eutrofico connettivale migliorando il nutrimento, l’elasticità dei tessuti connettivi e favorendo il microcircolo.

Tra le piante antiossidanti, l’Elicriso potrebbe essere indicato al fumatore con valori ematici di glicemia e colesterolemia, soggetto a patologie allergiche o autoimmuni (forme reumatiche, paradontosi ecc…); lo Zenzero al fumatore con problemi reumatici e digestivi (dispepsia e gastrite); la Liquirizia al fumatore con problemi gastrici e respiratori.

Inoltre il fumatore ha un aumentato fabbisogno di alcune sostanze, infatti non può trascurare l’integrazione di:

  • Vitamina A e beta-carotene (Goji, Ortica, Peperoncino);
  • Vitamina C e vitamina E (olio di Germe di grano);
  • Selenio, Zinco e Magnesio.

Infine la fitoterapia può essere di sostegno ai fumatori che decidono di smettere di fumare; in particolare gemmoderivati di Tiglio e Fico ed estratti di Passiflora e Biancospino aiutano ad attenuare quelle manifestazioni ansiose e a sostenere l’equilibrio nervoso del fumatore che si accinge a smettere di fumare.

La Liquirizia da secoli è utilizzata come sostituto del tabacco; masticare un bastoncino di Liquirizia apporta un grande beneficio fisico e psicologico, rilassando il sistema nervoso riduce gli effetti della sindrome d’astinenza. Inoltre tenere in bocca e succhiare lentamente un bastoncino di Liquirizia simula il gesto di fumare anche nella gestualità.

Piante officinali con proprietà “adattogene”, come la Rodiola rosea, attiva a livello endocrino ed immunitario, oltre che nervoso, svolgono un profondo ruolo di sostegno che accompagna l’organismo attraverso i vari stadi orientati ad un nuovo equilibrio. Infatti la Rodiola rosea stimola la sintesi della serotonina e della dopamina aumentando la performance cognitiva, regolando il tono dell’umore e dell’ansia ed agendo con azione antidepressiva ed antistress.

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