L’artrite reumatoide e le erbe
L’uso di terapie complementari per il trattamento delle malattie reumatiche esiste da migliaia di anni, prima ancora della comparsa della terapia farmacologica.
Un esempio classico è l’uso del rame (braccialetto); indossare il braccialetto di rame per curare l’artrite è un rimedio che risale a circa 1500 anni prima di Cristo. In modo analogo per migliaia di anni, erbe ed altri prodotti dal mondo naturale sono stati utilizzati nel trattamento delle malattie reumatiche. Tutte queste terapie non sono state prese in considerazione dalle scuole di medicina nei paesi occidentali; ciò ha fatto in modo che tali approcci terapeutici siano stati considerati appunto complementari o, talvolta, alternativi alla medicina tradizionale.
Ora analizziamo le terapie alternative o complementari più popolari utilizzate nel trattamento dell’artrite reumatoide.
ERBE
- L’Artiglio del diavolo è una pianta erbacea con radici secondarie che presentano tuberosità. Il nome si riferisce ai frutti ovoidali, legnosi e frastagliati muniti di artigli. Viene chiamato anche “cortisone vegetale”, per la sua marcata efficacia nei processi infiammatori osteoarticolari.
- La corteccia di Salice, utilizzata fin dall’antichità per alleviare il dolore, le infiammazioni e la febbre, in realtà è considerata una vera e propria “aspirina” erboristica per il suo alto contenuto in salicilati, che rappresentando un’importante fonte di acido aceti-salicilico, vengono impiegati per il trattamento delle malattie reumatiche.
- L’Uncaria tomentosa, pianta del Sud America, utilizzata dai “curanderos” per ferite, ulcere, infiammazioni e dolori articolari, vanta proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e cicatrizzanti ed è indicata in caso di artrite reumatoide, poliartrosi e rigidità articolare.
- L’olio di Borragine contiene alte concentrazioni di acido gamma-linoleico (GLA) che esercita un’attività antinfiammatoria interferendo con il metabolismo delle prostaglandine. Per questo motivo sono stati dimostrati benefici clinici statisticamente significativi nel trattamento dell’artrite reumatoide.
- Studi clinici effettuati sullo Zenzero hanno dimostrato la capacità di ridurre il dolore e la tumefazione articolare in caso di artrite reumatoide.
- La Boswellia è una resina molto utilizzata nella medicina ayurvedica che ha dimostrato di possedere spiccate attività antinfiammatorie, in grado di ridurre la sintomatologia dolorosa in soggetti affetti da dolori articolari.
VITAMINE
L’utilizzo di vitamine come integratori della dieta ha assunto un notevole interesse nelle persone affette da artrite reumatoide, poiché in questi soggetti i livelli plasmatici di Vitamina A, C ed E così come i livelli plasmatici di ferro, selenio e zinco sono generalmente ridotti in rapporto diretto con il grado di attività infiammatoria. Proprio per questa ragione è importante che il soggetto artritico integri la normale dieta con dosaggi superiori di questi nutrienti. Infatti i livelli plasmatici di questi micronutrienti antiossidanti non dipendono solo dall’apporto nutrizionale, ma anche dall’intensità dell’infiammazione, e proprio per questa ragione una supplementazione di tali nutrienti è consigliata.
AROMATERAPIA
Uno studio ha documentato un incremento del benessere nei soggetti affetti da artrite reumatoide trattati con aromaterapia, attraverso l’uso di:
- olio essenziale di Ginepro;
- olio essenziale di Zenzero;
- olio essenziale di Rosmarino;
- olio essenziale di Cajeput;
- olio essenziale di Cannella;
- olio essenziale di Origano;
- olio essenziale di Cipresso;
- olio essenziale di Lavanda;
- olio essenziale di Limone;
- olio essenziale di Niaouly;
- olio essenziale di Pino;
- olio essenziale di Eucalipto;
- olio essenziale di Menta piperita.
AGOPUNTURA
Negli ultimi anni molti studi hanno cercato di reinterpretare l’agopuntura tradizionale all’interno dei protocolli della medicina scientifica Occidentale. L’Istituto Superiore della Sanità, già sul finire degli anni ’90 ha approvato l’uso dell’agopuntura come trattamento di prima scelta o di accompagnamento per diverse malattie reumatiche quali: la lombalgia, l’osteoartrite, la fibromialgia, l’epicondilite e la sindrome del tunnel carpale. La risposta all’inserimento degli aghi in determinati e ben precisi punti sarebbe il rilascio di endorfine, encefaline e vari neuropeptidi con conseguente effetto analgesico e riduzione del dolore.
MASSOTERAPIA E LINFODRENAGGIO
In uno studio condotto su bambini affetti da artrite reumatoide giovanile è stato dimostrato che la massoterapia eseguita dai genitori per 15 minuti al giorno per un periodo di almeno 30 giorni consecutivi determinava una riduzione del dolore soggettivo.
STRETCHING E CONTROLLO DELLA POSTURA
Praticare stretching, esercizi volti al rilassamento e al miglioramento della postura e lo yoga sono in grado di aumentare sia la flessibilità articolare che la forza e la resistenza dell’organismo; ne consegue un aumento dei benefici per le persone affette da artrite reumatoide e disturbi articolari.
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