Tiglio in cosmesi

tiglio
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In campo farmaceutico e, come vedremo in quello cosmetico, del Tiglio si utilizzano in particolare i fiori. Commercialmente disponibili sono gli estratti, mentre per le usuali preparazioni adottate secondo il “formulario domestico” si usano anche tinture, sciroppi, decotti e infusi. Per distillazione dei fiori di Tiglio in corrente di vapore si ottiene l’acqua distillata, molto usata in cosmetica.

I principali componenti attivi della droga sono:

  • i flavonoidi (il principale è l’isoquercitrina);
  • le cumarine;
  • i derivati fenolici;
  • le vitamine (B1, B2, C, K);
  • i glucidi;
  • le mucillagini (hanno un elevato indice di rigonfiamento, secondo solo a quello della mucillagine del fiore di malva);
  • gli oli essenziali (contenenti eugenolo, geraniolo e farnesolo).

Con l’infuso dei fiori di Tiglio si può fare un impacco efficace su pelli affette da couperose o acne, infatti grazie alla sua azione lenitiva, emolliente e decongestionante il Tiglio viene impiegato efficacemente come calmante contro rossori ed epidermidi sensibili.

L’acqua distillata di Tiglio, ottenuta per distillazione in corrente di vapore, è suggerita nella preparazione di prodotti cosmetici come creme fluide ed emusioni leggere indicata per il trattamento della cute delicata dei bambini. Nella moderna cosmesi verde, i derivati da fiori di Tiglio sono ampiamente usati anche in preparati quali creme dopo-sole ad azione lenitiva e decongestionante dell’eritema.

L’olio essenziale di Tiglio è pure indicato nella preparazione di bagnoschiuma e shower-gel ad azione calmante, nella realizzazione di detergenti intimi femminili, in gel e altri prodotti destinati a parti delicate del viso (come il contorno occhi), nonché in preparati come dopobarba o dopo depilazione ad azione lenitiva e rinfrescante.

Bagni e pediluvi al Tiglio, oltre all’effetto eudermico, hanno azione sedativa generale che predispone ad un buon sonno.

Di recente, vari studi in vivo, hanno dimostrato l’efficacia del Tiglio in applicazioni sia tricologiche che dermiche:

  • Test di efficacia relativo all’attività sulle fibre dei capelli. Un estratto ottenuto da fiori in germoglio di Tiglio, sembra essere in grado di ridurre i danni al capello, che protegge come un rivestimento e lo ammorbidisce, mantenendone così l’elasticità e limitandone la perdita di acqua. È ben noto che, una fisiologica carenza di sebo, così come conseguenza dell’azione di agenti esterni (sole, aria secca), di trattamenti chimici (permanente, colorazione, lavaggi troppo frequenti) o trattamenti meccanici (pettinatura) può indurre secchezza del capello, che diventa opaco e ruvido ed è più soggetto alla rottura. L’estratto valutato nei test è stato ottenuto da germogli freschi di Tiglio (var. tomentosa), che contengono sostanze di crescita, fitormoni, proteine e zuccheri. I germogli sono infatti la parte della pianta che dimostra la maggiore vitalità ed è qui che i componenti attivi della pianta si trovano in maggiore concentrazione. I preparati migliori sono quelli ottenuti col processo di crioestrazione, che consente la preservazione di tutti i componenti attivi contenuti nella droga, evitando così problemi correlati alla conservazione e alla stabilità degli ingredienti. Il crioestratto risulta particolarmente ricco in mucillagini costituite da polisaccaridi che conferiscono all’estratto marcate proprietà filmogene e ritentive di umidità. Con uno studio in vivo è stato osservato l’effetto protettivo e levigante dell’estratto di Tiglio. Si è effettuato anche uno studio clinico, su capelli trattati per 28 giorni (tre volte la settimana) con uno shampoo contenente il 5% di estratto; il valore di idratazione è stato misurato strumentalmente in comparazione a capelli lavati con lo stesso shampoo ma non contenente l’estratto di Tiglio. I capelli trattati hanno mostrato un incremento in umidità di oltre l’83%, un significativo “effetto volume“, cioè capelli più morbidi e soffici (incremento del 60%) e una significativa riduzione delle cariche elettrostatiche (riduzione del 70%).
  • Test di efficacia relativo all’attività sull’epidermide. È stato eseguito un test in vivo tramite applicazione di una crema contenente il 5% di estratto di Tiglio e i rilevamenti dell’effetto sono stati eseguiti prima dell’applicazione, dopo 1, 4 e 8 ore. La pelle è risultata significativamente più idratata già dopo un’ora dall’applicazione (+33%), dopo 4 ore (+27%) e soprattutto dopo 8 ore (+46%) rispetto a prima dell’applicazione, per cui l’estratto di Tiglio è da considerarsi un buon fattore idratante sia a corto che a medio che a lungo termine. Anche in questo caso la funzione è spiegabile con il contenuto in polisaccaridi ritentivi di umidità presenti nell’estratto.

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